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2) Uno strumento verberatorio al giorno (IMHO)  7/9/2015

Anche se non appartengono entrambe alla stessa classe dei flogger, tratto qui a parte il martinet ed il gatto a nove code, perché meno diffusi e con un utilizzo particolare: il martinet è un pesante e solitamente lungo flogger con un possente manico di legno e delle sottili lacinie di cuoio lunghe fino a 80/90 centimetri, è originario della Francia e di ambiente militare. L’uso è identico a quello del flogger, ma dato il suo peso e mole, non produce tipicamente carezze, ma colpi forti e diffusi. Il gatto a nove code talvolta ha meno di nove lacinie, che solitamente sono di corda o strisce di cuoio intrecciate e spesso terminano o sono costellate lungo tutta la lunghezza da nodi. Il nodo serve esplicitamente per lasciare un livido dove colpisce, da cui si comprende che si tratta principalmente di uno strumento punitivo di origine militare. Per l’uso BDSM solitamente i nodi vengono omessi e ogni lacinia termina in un intreccio piatto per sfrangiare il capo della corda. Oltre al peso maggiore, l’altra differenza sostanziale del gatto rispetto ai floggers è l’impugnatura, che non è rigida, ma lunga e flessibile, condividendo questa fattura con le fruste maggiori (snakewhip) e che per questo risulta più rude, perché la flessibilità del manico carica maggiormente il colpo. Si distingue perciò come uno strumento pesante e sadico, più adatto ai masochisti.  (Il testo tratta argomenti presi dalla mia personale esperienza e il mio personale giudizio e non vuole essere una esaustiva spiegazione, ma solo il punto di vista di una persona che ha maturato una certa esperienza, non va preso come legge universale e non m’illudo che i più esperti siano tutti d’accordo con quello che scrivo. Giusto per evitare sterili polemiche. IMHO)