Sex worker e prostituzione pesantemente influenzate da alcune nuove leggi USA
Le recenti leggi USA SESTA e FOSTA per combattere sex workers e prostituzione non influenzano solo l'ambiente USA, per la diffusione globale di questi lavoratori, attraverso siti che si trovano ovunque, anche se si rivolgono espressamente alla clientela USA.
In pratica queste leggi considerano responsabili gli editori dei siti per ogni aiuto diretto od indiretto verso il sex working o la prostituzione, e naturalmente questo rischio crea una potente censura degli editori rispetto ad ogni contenuto del proprio sito che potrebbe portare un'azione legale.
Tutti i social stanno adottando o hanno già adottato una politica molto più restrittiva per proteggersi da ogni questione legale, restringendo la tipologia delle immagini, e degli argomenti che si possono trattare.
Il rischio è che si possa parlare di sessualità solo se ne fa una critica o addirittura per certi comportamenti si invochi uno stigma sociale. Si rischia di censurare ad esempio ogni discussione sul BDSM, che pure è una serie di pratiche consensuali ed è stato sdoganato sia da un punto di vista sociale che medico.
La soluzione è solo nell’educazione e non nella repressione
La richiesta di prostituzione si può ridurre solo con un paziente e lungo lavoro di educazione alla sessualità ed al consenso sin dall'infanzia. in modo che le nuove generazioni non abbiano problemi nell'approcciare in maniera corretta e soddisfacente l'altro sesso, e si possa avere anche una conoscenza di tutte le sessualità alternative per una scelta libera e consapevole.
La trasmissione di approfondimento Atlantide di Grp dedica una puntata al tema della prostituzione. All'interno un'intervista a Mirta Da Pra, responsabile del area Vittime del Gruppo Abele.
Ma chi fa il sex worker ?
Penso che il bisogno o la costrizione siano le principali motivazioni della prostituzione, sarebbe bello che invece fosse un lavoro fatto per passione, abbiamo qualche rara testimonianza spesso trasmessa dalla rete televisiva Cielo che si riferisce al canada o a qualche paese europeo, in cui si tratta effettivamente della soddisfazione di bisogni innanzitutto psicologici della clientela, a partire dal massaggio. In Italia direi che le sex workers più apprezzate sono le Prodomme, assimilate dalla legge italiana alle prostitute, ma in realtà sono persone preparate che fanno BDSM di alto livello e normalmente senza alcun commercio sessuale.