A proposito di lividi ed ematomi nella verberazione  9 luglio 2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Epidermide

 

L'epidermide è lo strato epiteliale della pelle e, come tale, non è vascolarizzato e il suo nutrimento dipende dalla diffusione di metaboliti ed ossigeno dallo strato più superficiale del derma. Con uno spessore che varia dai 50 µm a 1,5 mm, è costituita da diversi strati disposti dalla profondità alla superficie che rispecchiano il ciclo vitale delle cellule epiteliali presenti, i cheratinociti. L'ultimo strato è costituito da cheratinociti morti che formano la cosiddetta cheratina. Dall'interno all'esterno gli strati sono:

·         strato basale;

·         strato spinoso o di Malpighi;

·         strato granuloso;

·         strato lucido;

·         strato corneo.

 

Giunzione dermoepidermica

La giunzione dermoepidermica costituisce il limite fra epidermide e derma ed è costituita da una membrana basale alla dipendenza di entrambi gli strati. È costituita da tre lamine[8]:

·         lamina lucida: è la zona meno resistente atta a tenere legate le cellule epiteliali alla lamina basale attraverso alcuni filamenti di ancoraggio; è prodotta dal derma.

·         lamina basale o densa: costituita da una rete tridimensionale di fibre collagene di tipo IV, dona flessibilità e resistenza e funziona da filtro per il passaggio di molecole con un elevato peso molecolare (40.000 Dalton circa[9]); è prodotta dall'epidermide.

·         lamina fibroreticolare: contiene fibrille di ancoraggio di collagene di tipo VII e di fibre elastiche provenienti dal derma.

La presenza di un vero e proprio cemento viscoso fra epidermide e derma costituito da filamenti di cheratina che uniscono il derma al citoscheletro dei cheratinociti basali attraversando le tre lamine garantisce la stabilità tra i due strati. Anche le ghiandole sudoripare eccrine contribuiscono determinando lunghi prolungamenti epiteliali che penetrano in profondità nelle papille dermiche[9].

La membrana basale, oltre a tenere saldamente legate epidermide e derma fra loro, permette anche lo scambio di ossigeno e metaboliti necessario alla sopravvivenza dell'epidermide che non è vascolarizzata.

 

Derma

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Il derma è l'ultimo strato della pelle, nonché il più profondo. È costituito da tessuto connettivo lasso e denso ed è formato da una parte papillare ed una reticolare. Essendo in connettivo è vascolarizzato e presenta la via di diffusione che i metaboliti e l'ossigeno compiono per arrivare dal sangue all'epidermide. Le numerose anse epidermiche che costituiscono le creste e i solchi si giustappongono con strutture analoghe nel derma denominate papille dermiche, strutture coniche provviste di un'ansa capillare e di numerose terminazioni nervose. Ricco di fibre collagene ed elastiche conferisce elasticità e resistenza alla cute. Continua senza un netto distacco con l'ipoderma.

Proprietà meccaniche

In quanto tessuto molle, la cute possiede un particolare comportamento meccanico se sottoposta a trazioni. La pelle intatta possiede una tensione interna, simile a quella di una muta in neoprene tesa sul corpo di un subacqueo. L'esecuzione di tagli profondi nella pelle determina una sua retrazione che allontana i lembi della ferita, allargandola.

 

Quello di cui voglio parlare è la risposta della epidermide e del derma agli stimoli meccanici della verberazione:

L’epidermide, non essendo vascolarizzata può solo segnarsi gonfiandosi o spaccarsi, la fuoriuscita di sangue evidenzia che si è arrivati ad ingiuriare il derma. Una ingiuria che non arrivi alla rottura si cura da sola rapidamente, al limite provocando una maggiore esfoliazione rispetto alla norma, quindi segni che producono solo il gonfiore non sono pericolosi. Se però i segni appaiono rossi significa che anche il derma ne è stato leggermente danneggiato, con la probabile emorragia di qualche capillare

Viceversa nel derma ad un trattamento vivace prima si evidenziano punti rossi che testimoniano la rottura di capillari sanguigni, ma se l’ingiuria è più forte, si arriva all’ematoma, il livido.

La rottura dei capillari non dovrebbe comportare problemi nemmeno a lungo andare, mentre la formazione di lividi crea irregolarità nel derma che possono risolversi in modifiche della forma (buchi o irregolarità) o nella consistenza (indurimento), quindi non bisogna esagerare e lasciar passare tempo tra la loro formazione.

L’ematoma sottocutaneo è un ecchimosi (livido). Si verifica a causa di traumi che provocano una lesione dei vasi sanguigni superficiali sotto la pelle.

L’ematoma intramuscolare può essere molto doloroso se il sanguinamento è importante.
Si può verificare in caso di:

·         Trauma diretto,

·         Lesione del muscolo.

 

Fattori di rischio dell’ematoma

L’emorragia che provoca un accumulo di sangue sotto la pelle non è sempre collegata al trauma.
Per esempio, le persone predisposte ai lividi hanno mostrato dei segni di ematoma spontaneo.
Il motivo è un disturbo della coagulazione del sangue che si può verificare a causa:

Di malattie

Dei farmaci anticoagulanti. Questi farmaci servono per prevenire la coagulazione che può provocare delle emorragie interne.


Rimedi naturali per l’ematoma muscolare

Di solito gli ematomi scompaiono da soli.
È essenziale riposare il muscolo colpito nei primi 2 giorni finché c’è l’infiammazione in fase acuta.
Si può usare un impacco di ghiaccio nelle prime 48 ore per avere sollievo:

1.    Mettere i cubetti di ghiaccio in un sacchetto di plastica,

2.    Avvolgere in un asciugamano,

3.    Posizionare sopra l’area interessata per 20 minuti,

4.    Ripetere questa procedura 3-4 volte al giorno.

Un modo per accelerare il processo di recupero è aumentare la circolazione sanguigna in quella zona.
Sicuramente i bagni caldi sono un rimedio veloce per favorire la guarigione della zona lesa.
Applicare un unguento caldo può essere utile per la lesione.

L’esercizio fisico migliora la circolazione e favorisce il riassorbimento dell’ematoma, si consiglia di camminare:

Se si vuole usare una farmaco per accelerare la guarigione, possiamo servirci di una pomata o gel contenente Arnica o del Reparil gel, che è anche un antidolorifico.

Quanto dura l’ematoma?

Un ematoma piccolo (simile ad un livido) guarisce entro due settimane circa, dopo aver cambiato colore da violaceo a verde/giallo.
Negli ematomi più grandi e profondi, il processo di guarigione è lento e possono servire diverse settimane o anche mesi.

 

Cosa fare? Terapia per gli ematomi

I medici consigliano la fisioterapia per ridurre un’ematoma muscolare, in particolare la cura più indicata per riassorbire il sangue è la tecarterapia.
La tecar è molto utile anche per evitare lo sviluppo di un ematoma duro (organizzato) che si può formare dopo uno strappo al muscolo.
Si tratta di un tipo di ematoma che si è solidificato con il tempo.

Per un dolore e un disagio lievi, i medici possono prescrivere degli antidolorifici come il paracetamolo.
Spesso si consiglia un farmaco più potente per il dolore intenso.

Non prendere mai l’aspirina (disponibile come farmaco da banco) per curare il dolore dovuto all’ematoma.
Questo perché l’aspirina ha un effetto anticoagulante, questo farmaco può peggiorare l’ematoma.

Difficile che un ematoma muscolare provocato dalla verberazione diventi un ematoma organizzato (ciste fibrosa).

epidermide